lunedì 5 ottobre 2015

I dolori del giovane Kyrgios

Lui è fortemente convinto di essere un tennista migliore dell'anno scorso. Lo ripete quasi ad ogni intervista, del resto. Effettivamente il rovescio è più solido, il dritto interlocutorio più robusto, le volée meno improvvisate, lo smash meno falloso. Eppure io non credo che Kyrgios sia avanzato granché dallo scorso anno, anzi; se da un lato ha fatto dei piccoli (ma significativi) progressi tecnici, dall'altro non si è mosso affatto per quanto riguarda la costanza, alternando prestazioni eroiche ad altre inspiegabilmente insipide (il fatto che siano inspiegabili le seconde e non le prime è una visione ottimistica della cosa). Ma soprattutto è deflagrata, implosa e s'è sparsa in detriti la sua personalità. Nick Kyrgios è scoppiato. Letteralmente a pezzi. Se l'involucro e la tecnica sono leggermente avanzati, be', internamente c'è stato uno straziante big bang, e quei rottami ora viaggiano tutti all'interno del corpo del giovane australiano – in attesa di essere riattaccati. Non sarà facile.

L'espressione di Wawrinka quando ha scoperto che qualcuno aveva un blog su Kyrgios.